Abstract:
Lo studio dimostra che esiste un dialogo possibile tra i formati artistici del rotolo orizzontale e del cinema. L’ipotesi è che un confronto diretto tra i due consenta un inedito sviluppo delle ricerche in materia. Il primo capitolo consiste in un discorso metodologico introduttivo sui limiti di una ricerca scientifica e sulle possibilità intorno al concetto di enigma e sincronicità. Nel secondo capitolo si abbozza un profilo del rotolo orizzontale, descrivendone le caratteristiche comunicative e analizzando prima il trattato di Guo Xi, il Linquan gaozhi 林泉高緻 e poi una copia del rotolo di Huang Gongwang 黃公望, Fuchun shan ju tu 富春山居圖, ponendo l’accento sul legame tra visione di un rotolo orizzontale e pratiche come il taiji 太極. Nel terzo capitolo si indagano i concetti di impronta e impatto, per poi passare a un’analisi del formato cinematografico, dove si sottolineano punto per punto le analogie con il rotolo orizzontale. Infine si offre un'analisi del film di Gu Xiaogang 顾晓刚, Chunjiang shui nuan 春江水暖. Reinterpretando la tesi dei formati freddi e dei formati caldi proposta da Marshall McLuhan alla luce della teoria yinyang 陰陽, si argomenta una complementarità di cinema e rotolo orizzontale, per concludere con altre considerazioni sul legame tra fruizione artistica e pratiche quali il taiji 太極 e la meditazione seduta.