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Il presente studio è incentrato sulla consulenza finanziaria e sulla robo advisory. Il primo capitolo analizza e definisce la consulenza finanziaria descrivendo i numerosi interventi e cambiamenti normativi di cui è stata oggetto nel corso degli anni. In particolare, partendo dalla legge Sim del 1991 fino ad arrivare alla direttiva MiFID II, il capitolo tratta l’evoluzione storica del servizio di consulenza, che ha portato alla attuale figura del consulente finanziario.
Il secondo capitolo verte sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sulla rivoluzione FinTech. Viene definito il concetto di FinTech e, dopo aver analizzato storicamente il percorso che ha portato verso questo fenomeno, vengono presentati in dettaglio i principali servizi innovativi offerti (pagamenti, InsurTech, WealthTech, RegTech, cybersecurity, blockchain e cryptovalute) e gli investimenti ricevuti dal settore negli ultimi anni.
Successivamente si passano in rassegna alcuni dei principali player del mercato, evidenziando il rapporto tra banche, startup Fintech e Big Tech e specificandone i relativi punti di forza, le possibili strategie competitive e offrendo degli spunti di riflessione sui possibili scenari futuri. L’ultima parte del secondo capitolo è dedicata all’impatto e alla crescita che hanno avuto le soluzioni FinTech nel nostro Paese, anche come conseguenza della pandemia di Covid-19.
Il terzo capitolo cerca di dare una overview completa sul tema della consulenza automatizzata e delle piattaforme di roboadvisory. Dopo aver definito di cosa si tratta, si analizza il suo funzionamento, entrando nel dettaglio delle varie fasi del processo di consulenza automatizzata: profilazione del cliente, costruzione del portafoglio tramite strumenti passivi (in particolare ETF), monitoraggio e ribilanciamento automatico e, in alcuni casi, ottimizzazione fiscale.
Successivamente vengono distinte le 3 tipologie di robo advisor (puro, ibrido, robo for advisor) e si riportano alcuni dei principali player di mercato, in questo caso i primi cinque robo advisor al mondo per asset in gestione (AUM) e per numero di clienti gestiti.
Viene riportata anche quella che è, ad oggi, la regolamentazione che si applica alle piattaforme di roboadvisory. Sostanzialmente, le autorità di regolamentazione hanno finora ritenuto che le leggi e il “pacchetto” previsto da MiFID II e regolamenti collegati, siano sufficientemente flessibili per coprire anche la fornitura di consulenza automatizzata sugli investimenti e la gestione dei portafogli.
Si giunge così alla parte dell’elaborato in cui si concentrano le principali analisi e si riportano i risultati delle ricerche empiriche, prima di tutto studiando i vantaggi e le criticità della consulenza automatizzata ed esaminando in quale direzione potrebbe andare, nei prossimi anni, la consulenza. Vengono anche riportati i risultati di una survey condotta su un piccolo campione di consulenti finanziari, il cui obiettivo è quello di intercettare il sentiment dei professionisti sul tema della robo advisory.
Sia le ricerche empiriche che i risultati di vari studi hanno evidenziato come, molto probabilmente, si vada, in futuro, verso un’integrazione dei due modi di fare consulenza e come ogni banca non potrà fare a meno di mettere a disposizione dei propri clienti una piattaforma di roboadvisory. |
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