Abstract:
La tesi vuole analizzare i principali impatti ambientali derivanti dalla produzione di una “bottiglia d’olio extra vergine d’oliva”, ovvero il contenuto e il suo imballaggio. L’analisi si sviluppa attraverso un confronto dei risultati di diversi studi LCA (Life Cycle Assessment) condotti dal 2017 al 2021 su cinque diversi prodotti di olio extra vergine. Il confronto viene poi allargato agli studi LCA individuati da un’analisi bibliografica della letteratura scientifica e a due studi EPD (Environmental Product Declaration), permettendo di confrontare gli approcci metodologici applicati e i risultati ottenuti al fine di mettere in luce i miglioramenti apportati in questo settore, eventuali difficoltà e possibili ulteriori sviluppi in termini di sostenibilità ambientale.
L’unità funzionale degli studi LCA è un litro di olio extra vergine d’oliva comprensivo del suo imballaggio, valutata con un approccio dalla culla alla tomba. I risultati vengono dapprima presentati per l’anno 2021 per le cinque categorie d’impatto considerate. Successivamente vengono analizzate le variazioni rispetto agli studi condotti a partire dal 2017 sugli indicatori comparabili. Il confronto mette in luce le variazioni significative per gli indicatori dovuta alla variabilità delle fasi di coltivazione degli oliveti e all’applicazione dei fitosanitari e dei nutrienti.
Il confronto con gli articoli scientifici si focalizza in particolare su studi LCA condotti in Europa, mettendo in luce i principali risultati relativi all’impatto sul riscaldamento globale, ampiamente correlati alle fasi di upstream. Il confronto con le EPD considera anche l’eutrofizzazione e l’acidificazione, evidenziando l’influenza della fase di coltivazione e delle differenze nei risultati sulla base degli approcci di coltivazione impiegati.