Abstract:
Il Sistema Sanitario Nazionale è stato messo alle strette in questi ultimi anni da eventi esterni che hanno messo in difficoltà le risorse, umane ed economiche, dello stesso. Al di là di questi fenomeni che sono al di fuori del suo controllo, l’epidemiologia ha al centro delle sue ricerche le malattie non trasmissibili e, in particolare, i fattori di rischio modificabili, i quali aumentano le probabilità del presentarsi di certe morbosità: a tal proposito, tra gli obiettivi dei Sustainable Development Goals vi è quello di ridurre di 1/3 la presenza di queste patologie entro il 2030. La promozione e prevenzione della salute sono però troppo spesso effettuate in maniera standardizzata, cercando solo di informare e fornire più consapevolezza sul perché un comportamento è sbagliato, come il bere troppo alcol. Ma come le aziende commerciali nelle loro campagne, non solo di marketing ma anche di comunicazione, non catturerebbero mai l’attenzione se si riferissero a tutti allo stesso modo, questo vale anche la promozione della salute: ogni persona ha stili di vita e possibilità economiche diverse. Inoltre, con i dati a sua disposizione, la sanità ha la possibilità di segmentare i pazienti e capire non solo quali siano le variabili che incidono maggiormente sull’adozione di certi comportamenti, ma possono anche raggruppare gli individui tra coloro che hanno comportamenti più simili, adattando il messaggio sulla base delle caratteristiche e stile di vita di questi: questo soprattutto se in alcuni casi non è il singolo comportamento dannoso che causa la patologia, ma una combinazione di fattori, compreso il denaro. Ecco che la combinazione di sanità e marketing potrebbe essere efficace, oltre che efficiente, per raggiungere gli obiettivi prefissati.