Abstract:
Il sovraindebitamento del consumatore è un fenomeno economico e sociale ad ampio raggio e che, a partire dall’introduzione della l. n. 3/2012, ha assunto rilevanza anche dal punto di vista giuridico. L’incremento della vulnerabilità finanziaria del consumatore, causata da una molteplicità di fattori (la diffusione del fenomeno del credito al consumo, l’indebolimento dei sistemi di welfare state il progressivo calo della propensione al risparmio, la crisi economica di questi anni, ecc.), unita al vuoto normativo della legge fallimentare in tema di insolvenza di coloro che non possono essere assoggettati alle procedure maggiori, ha spinto il legislatore ad intervenire, offrendo a questi soggetti delle modalità concorsuali di gestione della crisi. Il primo passo è stato compiuto con l’introduzione, da parte della l. n. 3/2012, di un’articolata disciplina del sovraindebitamento, tra cui il piano del consumatore, procedura concorsuale dedicata al debitore persona fisica che abbia contratto obbligazioni esclusivamente per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente esercitata. Il Codice della crisi e dell’insolvenza, entrato in vigore il 15 luglio 2022 arricchito di opportuni correttivi, ha poi riscritto le regole di questa procedura, mantenendone però lo scheletro originario costituito da un piano di rientro dall’esposizione debitoria, inquadrabile nello schema dei c.d. concordati coattivi, rinominandola ristrutturazione dei debiti del consumatore.