Abstract:
Successivamente alla morte del leader Mao Zedong, incoraggiati dall’avvento delle riforme di apertura economica sotto la guida di Deng Xiaoping, migliaia di cinesi lasciarono la Cina con la speranza di avere successo all’estero. Tra loro, circa mille artisti, provenienti dalla scena ufficiale e dalla nascente scena indipendente, si spostarono all’estero con l’obiettivo di proseguire gli studi e/o affermarsi all’interno dei circoli internazionali. Questo fenomeno, conosciuto come diaspora artistica cinese, fu comune a diversi settori delle arti visive e letterarie, con cui condivide le stesse problematiche per quanto concerne l’identità culturale e le sue modalità di rappresentazione. Lo shock culturale è un fattore determinante all’interno dell’esperienza diasporica di ogni individuo, e, nonostante esso venga spesso ignorato all’interno della discussione sulla diaspora artistica cinese, la sua influenza sul processo di decostruzione, rielaborazione e rappresentazione dell’identità culturale è chiaramente osservabile all’interno dell’operato di numerosi artisti. Questo studio si pone l’obbiettivo di raccontare l’intero processo di adattamento alla nuova cultura attraverso le opere di dodici artisti selezionati.