Abstract:
Tra gli anni Ottanta e Novanta, autorevoli studi catturarono l’attenzione dei manager. I sistemi di controllo di gestione fino allora esistenti, basati esclusivamente su indicatori economico-finanziari, contenevano dei limiti che non permettevano di gestire al meglio la creazione di valore delle aziende e quindi neanche di poter monitorare l’attuazione della strategia, uno dei driver principali nel raggiungimento dei risultati. Emerse così l’esigenza di avere una visione più completa della performance realizzata e soprattutto di poter monitorare le determinanti del successo di un’azienda nel medio-lungo termine. È con questo intento che lo strumento della Balanced Scorecard (BSC) vuole supportare il management nella strategy execution, andando ad agire sui limiti dei precedenti sistemi, caratterizzati per segnalare a posteriori l’andamento della gestione e per non indicare le cause dei risultati raggiunti. Questi i motivi per cui gli indicatori economico-finanziari, nonostante continuino ad essere fondamentali per l’analisi della performance, dovrebbero essere integrati con misure più predittive. Misure presenti nella Balanced Scorecard che non è solo un cruscotto di indicatori ma assume un ruolo più ampio attraverso la mappa strategica, punto centrale nell’instaurare una relazione causa-effetto tra le variabili strategiche.
Quest’elaborato, quindi, esamina lo strumento della Balanced Scorecard a 30 anni dalla sua invenzione, analizzandone le caratteristiche e l’uso polivalente che può avere soprattutto nel contesto attuale, nonché le difficoltà che possono emergere nella sua preparazione. Infine sarà presentato un caso aziendale di progettazione di BSC attuata durante l’esperienza di stage svolta in azienda.
