Abstract:
Street Art è un ampio termine che si riferisce a tutte quelle pratiche artistiche che principalmente intervengono nello spazio urbano, come per esempio tag, graffiti, adesivi e murales: un movimento che ha le sue origini nei primi anni ’70 con la cultura Hip-Hop proveniente dagli Stati Uniti. Pertanto, partendo dalla domanda di ricerca “In che modo esiste la Street Art in Giappone?”, questo elaborato ha lo scopo di analizzare il movimento nel contesto in cui è emerso e si è diffuso, ovvero nelle grandi aree urbane del Giappone come Tokyo, Yokohama e Osaka. In particolare, con l’avvento dei mass media di canali televisivi come MTV e l’introduzione di film come Wild Style (1983), molti giovani iniziarono ad essere incuriositi da queste attività, tanto che gli incontri di break-dance e musicisti diventarono sempre più comuni, così come anche le pratiche di graffitismo, sviluppando caratteristiche e temi direttamente collegati con l’identità giapponese. Attraverso una ricerca di articoli, riviste e interviste ad alcuni esponenti di questo panorama artistico, l’elaborato mira a ricostruire tale origini che hanno contribuito a queste espressioni artistiche in Giappone, partendo dalla prima mostra X-Color/Graffiti in Japan (2005), per poi esaminare gli usi e stili della Street Art in Giappone sia in maniera illegale che legale, le difficoltà e sfide che gli artisti si ritrovano ad affrontare e la percezione di questo movimento artistico da parte del pubblico. In conclusione, l’ultimo capitolo è incentrato a un’altra forma artistica urbana che ogni anno attira l’interesse di molti visitatori, e che a differenza della Street Art è maggiormente tollerata, ovvero quella dei cosiddetti chiusini artistici.