dc.contributor.advisor |
Campomori, Francesca |
it_IT |
dc.contributor.author |
Battistella, Alessandra <1985> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2022-09-28 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2023-02-22T10:55:48Z |
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dc.date.available |
2024-02-28T12:48:24Z |
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dc.date.issued |
2022-10-24 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/22225 |
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dc.description.abstract |
La cornice teorica entro la quale si intende comprendere le più recenti politiche italiane in favore delle persone con disabilità è definita dall’originale contributo dell’economista filosofo Amartya Sen che, negli anni Ottanta, ha introdotto il paradigma teorico dello sviluppo umano secondo l’approccio delle capability. Tale approccio guarda allo sviluppo come ad un processo di espansione delle capacità e delle opportunità reali delle persone cui sono indirizzate le politiche sociali.
Questo quadro dinamico, sempre aperto sull’orizzonte delle possibilità/opportunità cui tende ciascuno, richiede agli enti pubblici e a tutte le persone coinvolte nel processo di implementazione delle politiche un cambiamento culturale rivoluzionario, letteralmente un nuovo inizio, in quanto le persone con disabilità e le loro famiglie non vengono più considerate destinatari passivi degli interventi ma soggetti attivi, sia da un punto di vista decisionale che operativo.
Oltre all’aspetto dell’empowerment e dell’agency della persona, posta al centro del processo di sviluppo, un altro concetto chiave ridefinito a livello internazionale è quello di disabilità come diversità: da condizione individuale di svantaggio a condizione esistenziale determinata non da immutabili circostanze sfavorevoli, ma da sfavorevoli combinazioni di natura fisica, psicologica, sociale e ambientale, che è compito dello Stato e della collettività rimuovere.
Il nuovo approccio, pertanto, riconfigura l’azione in favore delle persone disabili come un prendersi cura socialmente organizzato, e non più come mera cura medica quale contenimento del disagio individuale.
A partire da questa nuova concettualizzazione è possibile, allora, tenere insieme la persona con disabilità e la comunità entro la quale è inserita, considerata sia come riferimento esistenziale sia come rete integrata di servizi sociali e sanitari che, nella sinergia tra pubblico e terzo settore, ha il compito di attuare interventi innovativi volti alla promozione sociale delle persone e al rispetto dei diritti umani (autodeterminazione, libertà di scelta). |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
it_IT |
dc.rights |
© Alessandra Battistella, 2022 |
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dc.title |
Disabilità e sussidiarietà: Riflessioni a partire dalle indicazioni operative contenute nella Legge 112/2016 |
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dc.title.alternative |
Disabilità e sussidiarietà. Riflessioni a partire dalle indicazioni operative contenute nella Legge 112/2016 |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Lavoro, cittadinanza sociale, interculturalità |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Servizio Sociale e Politiche Pubbliche |
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dc.description.academicyear |
2021-2022_appello_171022 |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
805505 |
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dc.subject.miur |
SPS/04 SCIENZA POLITICA |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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it_IT |
dc.contributor.co-advisor |
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it_IT |
dc.provenance.upload |
Alessandra Battistella (805505@stud.unive.it), 2022-09-28 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Francesca Campomori (francesca.campomori@unive.it), 2022-10-17 |
it_IT |