Abstract:
L'elaborato intende analizzare "A Child of Our Time", un oratorio secolare composto tra il 1939 e il 1941 dal compositore inglese Michael Tippett. L’ispirazione per l’opera venne dall’assassinio di un diplomatico tedesco da parte di un ragazzo ebreo di diciassette anni, che costituì la causa scatenante della Kristallnacht (1938).
L’analisi verterà in particolare sull’interazione tra i due linguaggi musicali principali utilizzati nella composizione dell’opera: l’oratorio, forma religiosa legata alla tradizione musicale classica e portata all’eccellenza da maestri come Bach e Handel; gli spiritual afroamericani, musiche popolari sempre di argomento religioso nate dalla sofferenza causata dalla schiavitù nelle piantagioni. Gli spiritual, utilizzati al posto dei corali, si inseriscono armonicamente nella struttura dell’oratorio, facendo di “A Child of Our Time” un virtuoso esempio di integrazione tra cultura “alta” e cultura “bassa”.
Si cercherà poi di valutare la risonanza e l’impatto dell’opera sul pubblico, sia in base alle performance eseguite nel mondo, sia in relazione all’utilizzo della musica dell’oratorio nel cinema. In conclusione, ci si propone di comprendere l'importanza e il messaggio di un'opera come questa nella contemporaneità, affrontando le tematiche del razzismo e della possibilità di una pace duratura tra i diversi popoli del mondo.