Abstract:
I grandi cicli pittorici di Palazzo Ducale, insieme con i teleri della Libreria Marciana, costituiscono per eccellenza le ‘pubbliche pitture’ veneziane, conservate nei principali luoghi di rappresentanza e di vita civile; esse, attraverso la narrazione della storia millenaria della Serenissima, ne celebrano gli ideali e i successi, diventando espressione visiva del ‘mito’ identitario della città.
L’elaborato si propone di analizzare la fortuna dei quadri pubblici veneziani attraverso la loro riproduzione a stampa, ripercorrendo i principali avvenimenti storici e seguendo lo sviluppo delle diverse tecniche calcografiche. Viene considerato il periodo compreso tra il XVI e il XIX secolo, partendo dalle prime espressioni grafiche cinquecentesche per giungere ai moderni lavori enciclopedici di catalogazione e celebrazione delle antiche pitture; seguirà il tramonto delle attività incisorie, ormai superate dall’avvento della fotografia.
Partendo dal riconoscimento delle singole riproduzioni e raccolte a stampa e dallo studio della bibliografia artistica esistente, il mio lavoro si è esteso sul campo con la visione diretta dei materiali conservati nei principali istituti di cultura in Venezia e con la ricerca e l’analisi di inediti documenti d’archivio. Ne risulta un itinerario in cui la storia e le immagini celebrate nelle pubbliche pitture si confrontano con l’evoluzione tecnica e stilistica delle arti incisorie.