Abstract:
Grazie alle sue immense risorse turistiche di carattere naturale, storico e culturale, la Cina è diventata uno dei paesi più visitati al mondo. E ciò, non è solo merito del turismo in entrata ma anche di quello interno. Secondo una previsione conseguita dell’Organizzazione Mondiale del Turismo prima dello scoppio della malattia da coronavirus, la Cina sarebbe diventata la prima destinazione turistica al mondo nel 2020. Il settore del turismo cinese, come quello di tutti gli altri paesi, ha subito una grave perdita economica per l’interruzione delle attività a causa della pandemia. Nonostante ciò, per merito del turismo domestico, ha saputo riprendersi rapidamente fino ad arrivare ai livelli pre-Covid. Tuttavia, insieme alla ricchezza e ai benefici economici che ne sono derivati, si è fatto sempre più presente il grave problema relativo all’impatto ambientale generato dallo sfruttamento massiccio delle risorse e dal fenomeno del turismo di massa, due questioni che interessano in particolar modo il territorio cinese e l’industria in questione. Il degrado ambientale rappresenta da tempo uno dei capitoli fondamentali della politica cinese, per via delle sue importanti ripercussioni interne ed esterne. Pertanto, per evitare il fenomeno del deterioramento dell’ambiente e la perdita delle identità locali ma mirando allo stesso tempo a salvaguardare il progresso economico, lo sviluppo sostenibile basato su maggiori innovazioni scientifiche, tecnologiche e culturali appare come l’unica via plausibile. Da questo punto di vista, il concetto di sostenibilità e la preservazione ambientale e socioculturale, sono diventati l’obiettivo comune e la scelta strategica per costruire un futuro migliore. La parte introduttiva dell’elaborato è destinata ad una panoramica generale sull’evoluzione della storia del turismo cinese a partire dalla sua fondazione nel 1949 e la situazione dell’industria in seguito all’epidemia; all’analisi delle difficoltà che ha riscontrato il turismo tradizionale e agli impatti negativi che quest’ultimo ha portato agli aspetti economici, ambientali e socioculturali del paese. Il secondo capitolo spiega le motivazioni che hanno portato il governo e le autorità cinesi a intraprendere la strada per uno sviluppo turistico più sostenibile e responsabile. L’ecoturismo, come strumento efficace ed esperienza fondamentale di questo percorso, è stato successivamente promosso come strategia di crescita economica e iniziativa di conservazione. La seconda e terza parte del capitolo illustrano come il turismo ecologico viene preso in considerazione dalle politiche cinesi, studiandone la teoria, la pratica e i progetti adottati a suo sostegno. Nell'ultima parte dell'elaborato sono stati esaminati due casi di studio: in primo luogo il Parco Nazionale Forestale di Zhangjiajie; e in secondo luogo la Riserva della Biosfera di Changbaishan, entrambi siti di grande rilevanza ecoturistica.