Abstract:
La Fabbrica Alta di Schio è il simbolo del precoce sviluppo industriale della città ed è diventata, negli anni, anche il simbolo del Veneto laborioso e produttivo. Oggi, vittima un po' delle avverse congiunture economiche, un po' della cattiva gestione e dell’incuria, giace abbandonata nel centro scledense. Dalla sua dismissione, a fine anni '80, si sono susseguiti diversi progetti di restauro e di riutilizzo. Il più notevole ed innovativo è stato FabricAltra, un progetto di rigenerazione culturale che si proponeva di sviluppare un percorso di recupero dell'edificio che fosse condiviso dalla cittadinanza, e che partisse proprio dai bisogni e dalle necessità di quest'ultima. Questo elaborato si propone di ripercorrere le varie esperienze di riutilizzo e i vari tentativi di restauro, con particolare attenzione all’esperienza FabricAltra, fornendo una prospettiva critica sugli stessi. Nel farlo, si tenterà di ricostruire il ruolo dell’edificio all’interno delle politiche culturali del Comune di Schio e, anche, come quest’ultime hanno condizionato le sorti dello stabile. Si tenterà, infine, di relazionare l’esperienza di rigenerazione della Fabbrica con la letteratura in materia e con altri casi similari. Per fare ciò, si partirà con un’esposizione della storia di Fabbrica Alta, si passerà poi a ripercorrere i vari progetti di recupero di cui è stata oggetto e, in conclusione, si procederà con il confronto con la letteratura e gli altri casi.