dc.contributor.advisor |
Rova, Elena |
it_IT |
dc.contributor.author |
Babolin, Gaia <1996> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2022-09-27 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2023-02-22T10:54:46Z |
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dc.date.issued |
2022-10-27 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/22115 |
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dc.description.abstract |
Gli “strumenti macrolitici” (“ground stone tools” o “strumenti di pietra non scheggiati”) comprendono gli strumenti di macinazione, punzonatura, pestaggio e lucidatura realizzati in pietra, per lo più, basalto, arenaria o calcare. Lo strumentario macrolitico rinvenuto nei siti del Tardo Neolitico del Caucaso meridionale (VI millennio a.C.) rivela una gamma di utensili atti alla produzione di cibo intensiva e ad attività artigianali diversificate legate ad insediamenti stanziali di tipo domestico. La produzione dei principali siti neolitici della Georgia orientale, ad esempio, attraverso lo studio tipologico e quello delle tracce d'usura, rivela come macine, macinini, mortai, pestelli e asce fossero utilizzati per la preparazione di cibo, la lavorazione dell’osso, del corno o dei minerali e per la lavorazione dei pigmenti. Diversi indizi relativi alla gestione della materia prima, all'intensità d'uso e ai cicli di riutilizzo degli strumenti indicano che questi attrezzi avevano una durata relativamente lunga e suggeriscono anche un grado di permanenza insediativa legata alle attività agricole intensive. L’evoluzione tipologica di tali oggetti ci permette di identificare trends geografici e cronologici e, di conseguenza, cambiamenti ad essi connessi. I corpora macrolitici dei siti del successivo periodo Calcolitico (V-I metà del I millennio a.C.) rivelano un passaggio a una specializzazione delle attività caratterizzato dall’introduzione della lavorazione dei metalli e, probabilmente, ad una maggiore importanza dell’allevamento nell’economia delle popolazioni locali.
In questo contesto, la tesi analizzerà il materiale inedito dal sito di Tseli Gorebi 5 nella municipalità di Lagodekhi nella regione di Kakheti (Georgia), in cui gli scavi condotti dal 2018 al 2021 dall’Università Ca’ Foscari di Venezia hanno portato alla luce una cinquantina di manufatti macrolitici. Il sito risale ai primi secoli del V millennio a.C. e dunque alla fase iniziale, finora quasi totalmente sconosciuta, del Calcolitico, ed è quindi potenzialmente in grado di fornire informazioni fondamentali sulla transizione tra questi due importanti periodi. |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Gaia Babolin, 2022 |
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dc.title |
Gli strumenti macrolitici del Caucaso Meridionale tra il Neolitico e il Calcolitico: i resti da Tsiteli Gorebi V |
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dc.title.alternative |
Gli strumenti macrolitici tra il Neolitico e il Calcolitico nel Caucaso Meridionale: Analisi e classificazione dei resti dal sito di Tsiteli Gorebi (Georgia) |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Scienze dell'antichità: letterature, storia e archeologia |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Studi Umanistici |
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dc.description.academicyear |
2021-2022_appello_171022 |
it_IT |
dc.rights.accessrights |
closedAccess |
it_IT |
dc.thesis.matricno |
859742 |
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dc.subject.miur |
L-OR/05 ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE DEL VICINO ORIENTE ANTICO |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
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dc.provenance.upload |
Gaia Babolin (859742@stud.unive.it), 2022-09-27 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Elena Rova (erova@unive.it), 2022-10-17 |
it_IT |