Il Patent Box italiano: dalla detassazione del reddito alla deduzione dei costi di ricerca e sviluppo

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dc.contributor.advisor Viotto, Antonio it_IT
dc.contributor.author Guin, Anna <1996> it_IT
dc.date.accessioned 2022-09-26 it_IT
dc.date.accessioned 2023-02-22T10:54:44Z
dc.date.issued 2022-10-27 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/22102
dc.description.abstract A partire dagli inizi del XXI secolo, con l'intensificazione delle politiche fiscali concorrenziali, molteplici Stati europei – fra cui Belgio, Francia, Gran Bretagna, Lussemburgo, Paesi Bassi e Spagna – hanno introdotto all’interno dei propri corpi normativi dei regimi di favore volti ad agevolare i redditi derivanti dallo sfruttamento di beni immateriali – i c.d. regimi Patent Box. Negli ultimi decenni, infatti, con la profonda evoluzione che ha interessato i mercati e la competizione a livello globale, le risorse intangibile hanno acquistato un sempre più considerevole valore economico, tanto per la singola impresa quanto per il Paese che li ospita, grazie al processo di innovazione che la sottostante attività di ricerca e sviluppo stimola, richiedendo al contempo agli Stati specifici strumenti - anche fiscali - volti da una parte alla loro protezione e all'altra alla loro incentivazione. In questo contesto, anche il legislatore italiano ha deciso di introdurre, alla fine del 2014, mediante la Legge 190 del 23 dicembre 2014, art. 1, c. 37-45 l’istituto del Patent Box, ovverosia un regime di tassazione agevolata concernente l’utilizzo diretto o indiretto di alcune categorie di beni immateriali, al fine di non perdere attrattività e competitività rispetto ai principali stati europei e soprattutto tutelare il patrimonio intangibile collocato nel territorio nazionale. Aspetto peculiare della normativa italiana, tuttavia, è quella di essere in continua evoluzione: nel corso degli anni, infatti, essa è stata oggetto di reiterati interventi legislativi ad opera di norme primarie o secondarie, che hanno talvolta delineato le modalità attuative pratiche dell’istituito ma che il più delle volte hanno ampliato, ristretto o addirittura riformulato - come accaduto di recente - i contorni propri dello stesso. Obiettivo del presente elaborato è quello di illustrare il regime del Patent Box - per come è nato e per come è ora - ripercorrendo la sua evoluzione normativa, alla luce anche delle raccomandazioni svolte in sede OCSE e dei recenti novità introdotte dal D.L. 146/2021. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Anna Guin, 2022 it_IT
dc.title Il Patent Box italiano: dalla detassazione del reddito alla deduzione dei costi di ricerca e sviluppo it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Amministrazione, finanza e controllo it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Management it_IT
dc.description.academicyear 2021-2022_appello_171022 it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 858434 it_IT
dc.subject.miur IUS/12 DIRITTO TRIBUTARIO it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Anna Guin (858434@stud.unive.it), 2022-09-26 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Antonio Viotto (antonioviotto@unive.it), 2022-10-17 it_IT


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