Abstract:
Dalla metà degli anni 2000, i flussi migratori in America Latina non solo sono aumentati, ma sono anche cambiati in termini di profili dei migranti, origini e destinazioni. La crisi economica degli anni '90, il successivo cambiamento politico e l'emigrazione hanno fortemente influenzato la governance delle migrazioni in America Latina. Infatti, con l'elezione di governi di sinistra negli anni 2000, nuove leggi sull'immigrazione sono state approvate nei paesi sudamericani per sostituire i precedenti quadri promossi dai regimi autoritari tra gli anni '70 e '90, caratterizzati da leggi restrittive sull'immigrazione (Geddes). Questo lavoro mira ad analizzare lo spostamento verso la cosiddetta marea liberale di leggi e politiche migratorie progressive che si è verificata in America Latina durante gli anni 2000, che è stata concepita come l'abbandono della nozione di immigrazione come problema o minaccia per rappresentare la migrazione nel contesto della protezione dei diritti umani (Cantor). Questi nuovi quadri sono stati progressivi nel senso che riconoscono il diritto delle persone a migrare e si impegnano a non criminalizzare i migranti irregolari. Nel corso dello studio dei cambiamenti delle leggi e delle politiche, si sottolineerà anche la dimensione regionale, essendo l'America Latina fortemente caratterizzata da processi di migrazione intraregionale. Questo lavoro si baserà su documenti politici che analizzano i principali cambiamenti nell'approccio dell'America Latina alla migrazione e le cause che hanno portato alla cosiddetta marea liberale di leggi e politiche migratorie progressive.