Abstract:
Nel contesto nazionale, l'attività di autovalutazione del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo è diventata prassi comune per intermediari finanziari, e non, a partire dal 2015. L'autovalutazione è uno strumento di mitigazione del rischio che consente di affinare l’azione di prevenzione dei rischi di riciclaggio attraverso un sistematico ricorso all’approccio basato sul rischio. Nel concreto tale attività si esplica attraverso la valutazione periodica dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo cui ciascun intermediario è esposto, al fine di verificare l’adeguatezza dei presidi in essere.
Spesso però, al fine di evidenziare un rischio residuo basso, invece di adeguare o rendere più efficaci i presidi interni, gli intermediari finanziari adottano un approccio più restrittivo a monte, il quale, se ingiustificato, può limitare l'accesso al sistema finanziario a individui e imprese. Tra gli approcci più comuni utilizzati negli ultimi anni c'è il c.d. de-risking, il quale consiste nella limitazione della fornitura di determinati beni e servizi a clienti rientranti in categorie di rischio alto.
Il presente elaborato ha come obiettivo la formulazione di un modello utile a traslare l'effetto dell'approccio di de-risking, realizzato a monte, all'interno dell'attività di autovalutazione dell'esposizione al rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo in capo agli intermediari. Nello specifico si andrà a sviluppare un modello per la stima dei prodotti bancari di base con approccio basato sul rischio.