Nei primi anni dell’ultimo decennio del Quattrocento, in un’epoca di rinnovato interesse per la classicità e in particolar per la poesia bucolica, Evangelista Fossa, un frate minorita cremonese di stanza a Venezia, dà alle stampe la sua traduzione delle Bucoliche di Virgilio in versi volgari, facendo precedere il volgarizzamento da un'egloga dialogata di dedica a frate Filippo Cavazza. In questo studio, dopo aver fornito un quadro generale della temperie culturale che ha portato alla versione della Bucolica e aver tracciato le linee principali della biografia dell’autore, si procederà all’analisi puntuale, egloga per egloga, dei passi più significativi del volgarizzamento tenendo conto degli aspetti contenutistici, linguistici e metrico-stilistici. L'attenzione sarà costantemente rivolta al testo virgiliano in modo da individuare attraverso un’analisi comparata le principali differenze tra il volgarizzamento e l’originale latino. Seguirà in appendice una proposta di edizione del testo.