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Qualsiasi impresa, indipendentemente dalle dimensioni, necessita di risorse finanziarie per poter implementare il proprio progetto. Essa può cercarle al suo interno (tra soci e fondatori) oppure all'esterno tra i finanziatori. Esternamente, aldilà del capitale di debito, troviamo sempre più nuove forme di fonti finanziarie, le quali somigliano alle classiche fonti di capitale di rischio (Venture Capital), ma differiscono in termini di fase d’intervento, durata, coinvolgimento ed exit strategy.
Il presente elaborato, infatti, si pone l'obiettivo di mettere in luce una sempre più evoluta tipologia di supporto finanziario per le giovani idee imprenditoriali: il finanziamento tramite Business Angels. I BA’s sono individui noti come ex imprenditori, ex manager, i quali dispongono di un patrimonio personale elevato e pertanto dopo un’attenta fase di pre-screening e due diligence, decidono di investirne una parte per supportare le start-up in cambio di una partecipazione.
Essi investono in nuove iniziative a causa di un’ampia varietà di fattori motivazionali come il fatto di scommettere in aziende così giovani, ma soprattutto per la soddisfazione di realizzare un Return On Investment (ROI) potenzialmente alto. A differenza dei Venture Capitalist, essi subentrano nelle primissime fasi di vita dell’impresa, le cosiddette fasi di Seed e Start-up, e uno dei diversi vantaggi che apportano è rappresentato dal fatto che operano attivamente all’interno dell’impresa come dei veri e propri Co-founder, in quanto sono interessati a fornire non solo supporto finanziario, ma anche contabile, fiscale ed organizzativo.
Il primo capitolo, quindi, fornisce una sorta di introduzione generale a quello che è il mondo dei Business Angels, evidenziando in primis le varie classificazioni dei BAs, il valore aggiunto che essi apportano mediante il loro contributo e gli strumenti che fungono da ponte tra imprenditore e BA. In secondo luogo, sono stati analizzati i Business Angel Network, o meglio le reti connesse di BA’s, i rischi connessi a tali operazioni e un’analisi completa del processo decisionale d’investimento che utilizzano per selezionare i vari progetti.
Nel secondo capitolo invece, è stato introdotto il principio che guida le relazioni umane, ossia il principio di omofilia, il quale vede i simili attrarsi e non i diversi, come si è soliti credere. Ne sono state analizzate le sue forme, ed è stato inoltre studiato in applicazione all’attività di Business Angeling, dove è emerso che nel mondo finanziario, molto spesso, si assistono situazioni di omofilia di genere, in quanto i Woman-Owned Business ricevono finanziamenti più frequentemente da Business Angel Network costituiti da un elevato numero di donne e viceversa, i Men-Owned Business ricevono finanziamenti più frequentemente da BAN rappresentati da un numero elevato di uomini.
Nel terzo e ultimo capitolo infine, è stata condotta una vera e propria analisi empirica, dove attraverso un campione di circa 450 aziende che hanno ottenuto finanziamenti dagli investitori, sono state studiate diverse ipotesi, in particolare quelle che sono le caratteristiche dei Founders (formazione, background lavorativo, status di attività su linkedin) che risultano essere determinanti nel processo di decisione di investimento e la percentuale di omofilia tra i BA's e le imprese in cui scelgono di investire, bensì è stato analizzato se è presente un collegamento tra la formazione e/o le precedenti esperienze lavorative dell’ “angelo” e il settore in cui sceglie di investire. |
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