Abstract:
Questa tesi si propone di indagare il modo in cui la fotografia degli anni dieci del Duemila abbia scardinato la concezione canonica della bellezza così come definita da Naomi Wolf. Si prenderanno in esame diverse modalità di rappresentazione dei corpi, evidenziando come nel contemporaneo la bellezza abbia travalicato gli stereotipi della cultura patriarcale per aprirsi all’alterità. Partendo da un breve excursus sugli eventi principali del femminismo, si approfondirà il concetto di female gaze attraverso alcuni fondamentali riferimenti femministi in ambito teorico e artistico. Si delineerà un percorso su tre principali filoni di ricerca: il corpo che travalica gli standard della bellezza e i ruoli di genere, il corpo anziano e il corpo nero. Si analizzerà il modo in cui l’alterità della bellezza dei corpi viene rappresentata all’interno di questi tre ambiti e in particolare nel lavoro di sette artiste (Marianna Rothen, Arvida Byström, Pixy Liao, Jade Beall, Ponch Hawkes, Nakeya Brown e Joana Choumali) scegliendo per ciascuna una singola opera come caso esemplare.