Abstract:
La tesi si propone di analizzare la voce dedicata a Feltria, l’odierna cittadina di Feltre, nel
bellunese, all’interno del sesto libro delle Antichità romane dell’antiquario e falsario napoletano Pirro Ligorio (Napoli 1512/1513 – Ferrara 1583). Tale voce, in ragione della sua particolare ampiezza rispetto a quelle dedicate ad altri centri dell’attuale Veneto, rappresenta un interessante caso di studio, utile a comprendere meglio il metodo di lavoro dell’autore.
L’analisi è preceduta da due capitoli introduttivi, dedicati rispettivamente alla figura di Ligorio e alla sua opera e a una panoramica sul municipium di Feltria in età romana. Di seguito, è esaminata l’introduzione alla voce, al fine di cercare di comprendere le fonti utilizzate dall’autore. Infine, un’analisi specifica è dedicata a ognuna delle undici iscrizioni latine che Ligorio attribuì a Feltre; di queste, soltanto cinque sono genuine, mentre le restanti sei sono considerate false. Per ciascuna iscrizione genuina è elaborata una scheda epigrafica, redatta secondo i moderni criteri della scienza epigrafica, nella quale una particolare attenzione è dedicata alla tradizione del testo e all’individuazione degli auctores che lo trasmisero. Allo stesso modo sono esaminate le epigrafi false; da queste si trae spunto per indagare le modalità e le motivazioni alla base delle contraffazioni ligoriane, nell’ambito di una più ampia riflessione sul fenomeno della falsificazione epigrafica.