Abstract:
Nell'ambito delle opere d'arte medievali il tema delle Virtù è stato ampiamente dibattuto dalla critica, a differenza delle Beatitudini, meno frequenti in ambito figurativo e quindi oggetto di studio più di taglio teologico-dottrinario che storico-artistico. Entrambi i soggetti figurano a Venezia, all'interno della basilica di San Marco, alla base del rivestimento musivo della cupola dell'Ascensione (XII secolo), collocata al centro dello spazio ecclesiale. Si tratta di una teoria di personificazioni femminili corrispondenti ad otto Virtù e otto Beatitudini. La singolarità del caso marciano è accentuata dal legame esistente tra tale gruppo di personaggi e la scena dell'Ascensione che allude esplicitamente alla Seconda Venuta di Cristo. La ragion d'essere di tale associazione potrebbe derivare da possibili nessi tra Virtù e Beatitudini da un lato e liturgia marciana dall'altro. Lo scopo del presente lavoro è comprendere il collegamento esistente tra Virtù, Beatitudini e Seconda Venuta di Cristo approfondendo l'aspetto iconografico e analizzandone il contenuto teologico. Inoltre, si cercherà di offrire una chiave interpretativa dell'insieme in oggetto considerando la tradizione liturgica di San Marco a confronto con quella bizantina della Divina Liturgia di Giovanni Crisostomo e quella romana.