Abstract:
La tesi in questione tratta dell’artista novecentesco Orfeo Tamburi (Jesi, 1910 - Parigi, 1994). Il focus dell’elaborato volge sulla relazione tra quest’ultimo e la sua terra d’origine, le Marche.
Il lavoro si divide in: introduzione, tre capitoli e conclusione.
Nel primo capitolo si espone il contesto marchigiano e la sua dimensione artistica, nello specifico si analizza l’attitudine degli artisti locali e alcuni suoi esponenti.
Nel secondo capitolo si illustra la vita e la figura artistica di Orfeo Tamburi. Quest'ultimo avvia il suo percorso in un contesto di provincia, la piccola città di Jesi. La memoria delle sue origini accompagna la sua intera esistenza, nonostante il precoce abbandono della regione. Tamburi è considerato un artista internazionale infatti la sua sperimentazione artistica si snoda attraverso il triangolo metropolitano Roma-Parigi-New York. Ma l’italianità sviluppata a partire dagli anni vissuti in periferia non lo abbandonerà mai, divenendo suo tratto distintivo.
Nel terzo capitolo si espone in generale il concetto di centro e periferia che fin dai tempi passati caratterizza il panorama della storia dell’arte. Inoltre si affronta il rapporto tra Tamburi e la sua terra d’origine che si espleta secondo un duplice sentimento. Da una parte si vede l’artista fuggire fin da giovanissimo da Jesi, vista come un ostacolo al suo sviluppo artistico. Dall’altra si osserva un rinnovato interesse nei confronti della città che lo porta a consolidare un’intensa collaborazione territoriale. Questo legame si traduce nel desiderio di Tamburi di fissare il suo ricordo nelle future generazioni marchigiane, ma anche nella volontà di arricchire il panorama artistico locale. Viene istituito un Premio dedicato alla madre col fine di arricchire la collezione permanente della Pinacoteca locale.