Abstract:
In questo lavoro si intende evidenziare le relazioni di scambio tra la letteratura e il femminismo, indagando non solo come il femminismo si rifletta nella letteratura, ma anche come la letteratura stessa crei e ricrei il pensiero femminista e come le scrittrici partecipino ai femminismi grazie alla parola e alla letteratura.
Il primo capitolo vuole fornire un’introduzione sulla storia delle donne e dei movimenti femministi nel Novecento, per la necessità di inquadrare il periodo storico in cui si collocano i romanzi che saranno successivamente analizzati.
Il secondo capitolo riguarda le donne e la letteratura, e pone l’accento sugli stereotipi della rappresentazione dei personaggi femminili da parte degli scrittori, per poi passare a una breve rassegna delle scrittrici che emergono nel ‘900, le quali di volta in volta abbracciano o confutano questi stereotipi. Si vuole poi accennare brevemente alla critica letteraria femminista, che ha fornito nuove chiavi di lettura dei testi letterari.
Nel terzo capitolo ci si vuole concentrare su tre testi che dialogano con il femminismo, nei quali si possono distinguere tre precisi momenti storici del Novecento: una prima fase ben rappresentata dal romanzo autobiografico Una donna di Sibilla Aleramo, in cui emerge la volontà delle donne di ottenere gli stessi diritti degli uomini, ma anche di liberarsi dai ruoli canonici a loro imposti; una seconda fase, quella degli anni ’70, nella quale il femminismo si radicalizza e mette in discussione tutti gli stereotipi legati alla donna: i suoi rapporti con l’uomo, la sua libertà sessuale e la maternità, tutte tematiche di primo piano nel romanzo Donna in guerra di Dacia Maraini; per la terza fase, quella che riguarda la contemporaneità, si è scelto il romanzo L’amore molesto di Elena Ferrante, in cui emergono le tematiche del femminismo di oggi, non solo quelle che riguardano i nuovi significati di corpo e maternità, ma anche le sue contraddizioni.