Abstract:
Questo lavoro, intitolato “ La sostenibilità agroalimentare degli OGM. Il caso del riso.”, ha lo scopo di introdurre il lettore nel tema della sostenibilità agroalimentare futura, per comprendere l’effettivo ruolo degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM), quindi capire se essi sono effettivamente sostenibili in futuro o se esistono delle vie risolutive o migliorative alternative ad essi, maggiormente sostenibili.
Tutto ciò perché, nonostante la ricerca e la scienza siano avanzati in modo straordinario, la piaga della fame colpisce ogni giorno milioni di persone al mondo, non consentendo l’accesso ai quantitativi minimi di cibo e a una sufficiente qualità.
Il tutto a fronte di altrettante persone che presentano gravi forme di obesità e forte sovrappeso e la capacità di produrre cibo sufficiente a sfamare l’intera popolazione mondiale: una sconfitta per l’intera comunità.
Siamo coinvolti in una crisi alimentare globale, in cui manca un equilibrato accesso al cibo; il tutto coinvolgendo numerose variabili interrelate tra loro, dalla crescita demografica al cambiamento degli stili di vita, dai processi di urbanizzazione al cambiamento climatico, dalla volatilità dei prezzi delle materie prime alimentari alla necessità di una gestione delle risorse scarse. Tutte variabili in movimento la cui evoluzione è imprevedibile.
Ciò che serve è consapevolezza e attenzione da parte di tutti di voler risolvere e farsi carico di tutte queste criticità.
Una crisi alimentare che è anche crisi economica, politica, ambientale e sociale, che coinvolge quindi tutte e tre le variabili della sostenibilità; una sostenibilità futura che si può ottenere solo con processi di innovazione in agricoltura.
Innovazioni che vanno dagli OGM (organismi modificati con l’ingegneria genetica) alle nuove biotecnologie non transgeniche (selezione delle varianti genetiche favorevoli) in ambito agroalimentare. Le prime non del tutto sostenibili e caratterizzate da numerosi contro, le seconde sostenibili e con diversi pro a loro favore.
Ne sono l’esempio concreto due casi di riso trattati in differenti modi.
Il primo, il Golden Rice, un riso geneticamente modificato arricchito di vitamina A per ridurre i deficit nella crescita, malformazioni ossee, ridotte funzionalità visive notturne o cecità totale nei bambini, causate appunto dall’assenza di tale vitamina e a sua volta causa di morte di circa dieci milioni di bambini all’anno.
Il secondo il Riso NERICA, un riso sviluppato con nuove tecniche biotecnologiche non transgeniche, è il risultato dell’ibridazione di due differenti specie ed è caratterizzato dalla produzione di un maggior numero di chicchi, una resa maggiore, una maggiore resistenza ai parassiti e alle piante infestanti e una maggiore tolleranza alla siccità e ai terreni poco fertili. Si tratta quindi di un riso non trattato geneticamente con una resa maggiore del 50%.
In questa tesi vorrei affrontare tutti questi argomenti per semplificarne la comprensione e per creare una coscienza affinché tutti si attivino fin da ora per poter ottenere una sostenibilità futura, quindi garantire a tutte le generazioni successive una sufficiente e qualitativa quantità di cibo.
Questo lavoro si concluderà con un caso di studio, consistente in tre differenti interviste a tre aziende risicole, tramite le quali si cercherà di capire le loro posizioni riguardo l’argomento trattato e i loro obiettivi futuri.