Abstract:
Il dibattito sull'affrancamento degli schiavi nelle colonie francesi che prende piede all'inizio del XIX secolo, partì dall'osservazione della situazione nelle colonie inglesi in cui la liberazione degli schiavi era già stata avviata ed era possibile vederne i risultati.
Attraverso la lettura dei testi dei missionari presenti nelle colonie francesi, è possibile notare come la questione dell'evangelizzazione degli schiavi fosse strettamente legata a quella sull'efficacia delle politiche per l'affrancamento degli schiavi; infatti, diversi osservatori notarono che gli straordinari risultati economici ottenuti nella colonia inglese di Antigua, a seguito della liberazione anticipata del 1830, erano da ricollegare a una completa evangelizzazione degli schiavi dell'isola unitamente ad un buon rapporto degli stessi con i loro proprietari.
Da questa singola esperienza inglese, i missionari francesi notarono, inoltre, delle corrispondenze con i metodi di evangelizzazione dei gesuiti delle riduzioni guaranì in Paraguay, e si offrirono di rinnovare il programma di evangelizzazione in base a quel modello, adattandolo alla specifica realtà coloniale, in modo da mantenere gli schiavi legati al lavoro nelle piantagioni in vista di un affrancamento, ormai ritenuto inevitabile. Lo studio dei testi di questi missionari permette di valutare l'esperienza dei missionari dell'epoca in linea generale, ma anche nello specifico delle singole colonie francesi e di tracciare una linea che, partendo dal Paraguay, giunge all'affrancamento generale del 1848.