Abstract:
La tesi riflette sulla odierna comunità esperantista patavina attraverso le testimonianze dei protagonisti del Gruppo “Giovanni Saggiori”. Parlanti, traduttori, insegnanti e scrittori mostrano che, nonostante l’esperanto appaia per lo più come testimonianza di un progetto utopico del passato, ancora oggi viene studiato e usato in tutto il mondo da persone che si riconoscono nell’unità dell’espressione linguistica con lo scopo di rendere univoca e paritaria la comunicazione tra persone di provenienza diversificata. Nello specifico questa tesi vuole dimostrare che si tratta di una rete sociale a tutt’oggi attiva definita in egual modo dall’uso della lingua e dalla condivisione di ideali di pace e uguaglianza degli individui. In particolare, tale prospettiva verrà approfondita alla luce di una ricerca sul campo caratterizzata da osservazione partecipante durante gli incontri del gruppo, e interviste ai singoli partecipanti.