Abstract:
Nell'ambito del diritto giapponese, non è raro che quando si tratti in particolare del diritto penitenziario capitino periodicamente delle situazioni che causino scandalo o in generale generino discussioni a livello internazionale tra gli studiosi o anche semplicemente tra chi si interessa del Giappone. Situazioni quali il caso (svoltosi a partire dal 2015) di Shiori Ito, donna che ha accusato come in Giappone non si tutelino a sufficienza le persone che sono state vittime di violenza sessuale; oppure il famoso caso di Carlos Ghosn, il quale, accusato di aver evaso le tasse, è stato vittima di vari "arresti temporanei", una pratica usata molto frequentemente dalle forze di polizia per poter tenere sotto controllo una persona accusata di un crimine, ma che è stata criticata allo stesso tempo da molti a causa di questo evento. Nel momento in cui questi casi divennero famosi a livello internazionale, vennero applicate alcune riforme o modifiche a quelle parti del sistema che avevano causato queste discussioni e malcontenti, e alcune hanno avuto più impatto di altre.
La mia tesi si focalizza su un ambito di cui raramente si parla, ma che comunque si trova incluso nel sistema penitenziario giapponese: le carceri, e di conseguenza, le condizioni in cui vivono i detenuti. Anche il sistema delle carceri, come nei casi che ho elencato in precedenza, ha avuto in tempi relativamente recenti (più precisamente, a partire dal 2002) una riforma, dovuta in particolare agli abusi a cui venivano sottoposti i carcerati da parte delle guardie delle prigioni. Dopo un primo capitolo, in cui svolgerò un excursus storico nel quale cercherò in particolare di spiegare le leggi e le punizioni a cui sono stati sottoposti i criminali nella storia giapponese, le situazioni nelle prime prigioni fino alla nascita delle prime "prigioni moderne", e un secondo capitolo dove mi focalizzerò su una descrizione quanto più possibile dettagliata riguardo le condizioni delle carceri e dei detenuti nello scorso secolo, il resto della mia tesi sarà guidato dalla seguente domanda di ricerca: questa riforma, causata da degli eventi che sono sfociati in uno scandalo, è stata indice di un cambiamento radicale rispetto al passato? Oppure è stata semplicemente frutto di una politica atta a far tacere l'opinione pubblica riguardo ai maltrattamenti dei detenuti? Per questo, il mio terzo capitolo sarà dedicato ad analizzare in ogni aspetto i fatti di cronaca che hanno causato la riforma, le opinioni di vari esponenti politici e non riguardo questi incidenti, e i contenuti della norma che venne prodotta in seguito a ciò; nel quarto e ultimo capitolo infine, in base agli avvenimenti degli anni successivi fino ai giorni nostri, trarrò le mie conclusioni riguardo agli effettivi cambiamenti portati nelle carceri giapponesi. Per quanto si tenda ad essere interessati ad altri ambiti del sistema penitenziario (e questo è un discorso che non vale solo per il Giappone) ritengo sia doveroso porre l'attenzione a come un qualsiasi Paese tratti i membri più esterni alla propria società, quali i carcerati, perché da questo si può dedurre moltissimo riguardo al pensiero, alla storia e alla società del Paese in questione.