Abstract:
Il lavoro di tesi è volto ad approfondire ed analizzare nel dettaglio il tema delle note di variazione IVA, riconducibile agli eventi che possono originare una rettifica dell’imposta in relazione alla posizione dei soggetti coinvolti nell’operazione, cedente/prestatore e cessionario/committente. Le operazioni già dichiarate e rese note all’Amministrazione Finanziaria tramite fatturazione e successivi adempimenti possono dare luogo a modifiche con conseguenti effetti sulla determinazione dell’imposta e ciò ha costituito oggetto di studio e di analisi da parte della dottrina, della giurisprudenza e dell’Amministrazione Finanziaria, con specifico riferimento alle disposizioni procedurali contenute nell’art. 26 del D.P.R. n. 633/1972. Essendo l’IVA un’imposta generale sui consumi, introdotta per garantire una armonizzazione delle legislazioni relative alle imposte degli Stati Membri della Comunità Economica Europea, va interpretata in primo luogo esaminando le disposizioni europee (tra cui, ad esempio, la normativa comunitaria della Corte di Giustizia Europea C-146-2019) e, successivamente, quelle nazionali per rilevare eventuali incompatibilità e per adeguare l’interpretazione delle seconde alle prime. Sono analizzate le disposizioni sugli obblighi strumentali indicate nella Direttiva Comunitaria e le diverse interpretazioni fornite dalla Corte di Giustizia Europea, nonché le legislazioni dei singoli Stati Membri con particolare riferimento all’Italia, valutando la rilevanza degli obblighi strumentali nell’ambito del meccanismo di applicazione dell’imposta. Sono citate le soluzioni operative che il meccanismo applicativo ed i correlati obblighi strumentali offrono nei casi in cui dopo l’inizio del funzionamento del meccanismo stesso e quindi successivamente alla fatturazione, intervengono dette variazioni, in aumento o in diminuzione, sulle condizioni per l’esercizio della detrazione in capo al cessionario e/o committente. Si esamina, perciò, se la complessità del meccanismo applicativo indicato nel modello comunitario ed attuato dalle singole legislazioni degli Stati Membri, risulti essere coerente alle variazioni che si manifestano in seguito alle condizioni originarie delle operazioni assoggettate ad IVA o alle condizioni per l’esercizio del diritto alla detrazione e se è efficacemente in grado di rispondere alle esigenze di neutralità nell’applicazione dell’imposta. Proseguendo con la trattazione, viene esposta la disciplina delle note di variazione IVA nell’ambito delle procedure concorsuali, con focus sui termini di emissione, la rilevazione della data di assoggettamento, nonché l’emissione della nota di variazione ex art. 26 D.P.R. 633/1972 per crediti nei confronti di soggetti ammessi a procedura concorsuale ricollegandosi alla norma di comportamento n. 192 AIDC. Per concludere l’approfondimento sulle note di variazione IVA ed il relativo excursus fiscale/tributario nel tempo, viene sviluppata ed argomentata la riforma del 2021 in riferimento all’art. 18 del D.L. 73/2021 denominato “Decreto Sostegni-bis”. All’interno di tale capitolo, troveranno spazio le novità relativamente alle procedure concorsuali, le conseguenze alle quali si è giunti in seguito all’applicazione della nuova disciplina e, infine, le modificazioni della legge 106/2021 riguardante le “misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali”.