Abstract:
Sin dalla sua istituzione nel 1955 la Chae Ilbon Chosŏnin Ch'ongryŏnhaphoe (Associazione Generale dei Coreani Residenti in Giappone), più comunemente conosciuta come Chongryun è sempre stata affiliata al regime nordcoreano. Pur avendo spesso svolto il ruolo cruciale di mediatrice tra Corea del Nord e Giappone, l’associazione ha subito un lento declino dalla fine degli anni Settanta, determinato sia da fattori interni che esterni alla stessa, dovuti al sempre più scarso interesse delle nuove generazioni verso il regime e una sempre più crescente perdita di fiducia verso l’associazione da parte della comunità coreana in Giappone (zainichi). Ad aver influito su questi cambiamenti è stato anche il miglioramento dagli anni Ottanta delle condizioni di vita degli zainichi. Tuttavia, il costante declino vissuto dalla Chongryun fino ad oggi potrebbe essere arrestato facendo in modo che l’associazione assuma nuovamente il ruolo di ponte per istituire delle relazioni meno tese tra Giappone e Corea del Nord, diventando un mezzo per quest’ultima per promuovere un’immagine differente di sé stessa in Giappone, che si distacchi parzialmente dalle questioni nucleari. È infatti nell’interesse della Corea del Nord aprire ufficiosamente dei canali nel Pacifico che offrano un’alternativa a quelli instauranti con Russia e Cina. Con una riforma interna e una maggiore attenzione ai cambiamenti della società, la Chongryun potrebbe diventare un mezzo per il regime nordcoreano per esercitare una diplomazia culturale paragonabile a quella condotta dalla Corea del Sud tramite l’Istituto Sejong o l’ancora più noto Istituto Confucio per la Cina.