Abstract:
Il seguente elaborato si propone di trattare la disciplina della tassazione per trasparenza delle società di capitali, sulla base delle disposizioni previste nell’ordinamento tributario italiano.
L’analisi inizia ripercorrendo le più significative riforme in ambito tributario e societario che hanno condotto all’introduzione del regime di tassazione per trasparenza.
Il contributo fondamentale per uniformare il nostro sistema di tassazione con quello più diffuso nell’Unione Europea è rappresentato dal D. L. n. 344/2003 che ha introdotto alcune novità nel sistema di tassazione delle società di persone e di capitali.
La principale novità è rappresentata dal regime di tassazione per trasparenza, il quale costituisce un metodo di imputazione del reddito riferito ai soggetti collettivi, in cui il presupposto dell’imposta si realizza in capo ai soci e non alla società. In questo modo la società viene considerata trasparente.
Il regime di tassazione per trasparenza rappresenta il regime ordinario per le società di persone e un regime opzionale per le società di capitali, per le quali solitamente si procede alla tassazione mediante lo schema di imputazione-organizzazione.
Il sistema impositivo per trasparenza viene analizzato, alla luce dell’art. 53 della Costituzione, nelle società di persone (art. 5 TUIR), successivamente, nelle società di capitali (art. 115 TUIR) e nelle società di capitali a ristretta base proprietaria (art. 116 TUIR). Vengono enucleati i presupposti soggettivi, oggettivi e territoriali che permettono l’utilizzo del regime di tassazione per trasparenza e si conclude l’elaborato analizzando quali effetti questo regime produca sulla modifica della compagine sociale, sulla determinazione-imputazione del reddito e delle perdite e sulla distribuzione degli utili.