Abstract:
La tesi propone una riflessione sulle proprietà narrative dell’installazione artistica contemporanea in seguito all’avvento delle tecnologie digitali nei primi anni Novanta. La prima parte dell’elaborato offre una lettura dei caratteri dell’«habitat narrativo» nel confronto con la teoria dei New Media. A tale premessa critica segue una ricognizione delle esperienze in cui gli artisti contemporanei si sono serviti di videoinstallazioni e ambienti interattivi non per mera immersione estetica ma come media in grado di raccontare identità, luoghi e memorie. Nella seconda parte della trattazione si individua un case study significativo nella produzione artistica di Studio Azzurro, di cui occorre quest’anno il quarantesimo anniversario dalla fondazione. Condotta in parallelo a un’intensa sperimentazione negli ambiti di cinema, teatro e fotografia e alla partecipazione a festival d’arte e mostre di rilievo internazionale, la ricerca creativa e poetica del gruppo milanese costituisce un riferimento prioritario nell’analisi del tema scelto.