Abstract:
Il presente elaborato si focalizza sul potenziale ruolo che lo sport può ricoprire nel favorire i processi di inclusione sociale degli immigrati e/o dei giovani di origine straniera. Nello specifico, ci si concentrerà sul contesto della pallacanestro giovanile in Veneto in riferimento ad alcuni vivai giovanili significativi di Bassano (in provincia di Vicenza), Padova e Venezia. Il lavoro di tesi si compone di un primo approfondimento, con dati quantitativi, del panorama immigratorio nei contesti considerati, seguito da un approfondimento qualitativo, attraverso interviste dialogiche con professionisti e operatori del settore sportivo particolarmente rilevanti per la tematica in questione. Nello specifico, le interviste sono state rivolte ai responsabili degli enti sportivi di riferimento per l’ambito cestistico (quali, ad esempio, CSI, UISP e FIP e associazioni sportive dilettantistiche), dirigenti sportivi, allenatori e giocatori. Alla luce di ciò sono emerse le risorse e le modalità di inclusione di atleti di origine straniera ad opera delle società sportive del territorio, che si occupano della formazione di atleti reclutati all’estero o già presenti nel territorio di riferimento. Un primo elemento di interesse è comparso dalla comparazione dei regolamenti e linee guida dei diversi enti che regolano la pratica della pallacanestro, dove sono evidenti alcune differenze di approccio relative specificamente alle questioni di integrazione. A livello generale, per quanto riguarda la pratica sportiva all’interno delle società sportive, è possibile evidenziare una diffusa attenzione non solo per l’ambito cestistico, ma anche per il percorso scolastico e formativo (in senso ampio) degli atleti in questione. In conclusione, si rileva come lo sport si confermi luogo privilegiato di inclusione e di possibile superamento di barriere (come ad esempio quella linguistica) per l’integrazione di soggetti di origine straniera.