Abstract:
La parità di genere rappresenta uno dei principi fondamentali sanciti dal diritto comunitario. La lotta contro ogni discriminazione basata sul sesso al fine di assicurare le pari opportunità e l’uguaglianza di trattamento tra uomini e donne è uno degli obiettivi cardine dell'Unione Europea. Tale principio nel corso del tempo ha subito forti evoluzioni. La prima volta in cui si è parlato di parità tra uomini e donne è stato all’interno del Trattato di Roma del 1957 (art. 119 Trattato CEE) in relazione all’aspetto retributivo. La finalità perseguita dalla Comunità economica europea era quella di creare un mercato europeo comune e la previsione di un’uguale retribuzione tra lavoratori e lavoratrici. Per quanto riguarda invece l'attenzione verso una egual partecipazione delle donne all'attività economica, sociale e politica nel panorama russo, essa iniziò ad aumentare a partire dalla fine del XIX secolo. Molte donne fecero campagne per il cambiamento sociale e politico del loro paese e per l'emancipazione sia nella vita privata che in quella pubblica. In questo contesto, la Rivoluzione del 1917 portò con sé molte speranze. Inoltre, dopo la seconda guerra mondiale, l'Unione Sovietica fu caratterizzata da un alto tasso di attività economica femminile e da una diffusa partecipazione delle donne al sistema educativo.