Abstract:
Il presente elaborato ha lo scopo di esplorare ed indagare le motivazioni sociali e politiche che hanno condotto gli scacchi fino in Unione Sovietica e hanno garantito loro crescente rilevanza per la società, lo Stato e per il Partito, facendo sì che la notorietà del gioco non rimanesse ancorata a livello nazionale, bensì che i giocatori sovietici ottenessero riconoscimento internazionale. La ricerca è stata suddivisa in più sfere tematiche per poter meglio analizzare i diversi ambiti d’impatto del gioco sulla vita sovietica: l’aspetto storico, in quanto l’arte degli scacchi era già presente in Russia da secoli ma ha assunto i connotati descritti nello studio solo durante l’Unione Sovietica; l’aspetto sociale, da cui si inizia ad analizzare e comprendere l’imposizione del gioco alla popolazione, il suo uso propagandistico a livello nazionale; e l’impatto del gioco nel contesto internazionale delle relazioni con altri paesi in particolare nel periodo della Guerra Fredda. Nell’elaborato si affronterà quindi la tematica di come l’Unione Sovietica sia stata in grado di sfruttare le caratteristiche di uno dei giochi più antichi al mondo, adattandole ad uno strumento di ingegneria sociale per manovrare la popolazione verso le direttive sociali, politiche e religiose predisposte dallo Stato. Inoltre, durante la Guerra Fredda, la “Terra degli Scacchi”, come è diventata internazionalmente nota, ha reso il gioco un simbolo di orgoglio nazionalistico ed un mezzo per dimostrare pacificamente la propria superiorità morale e intellettuale sull’Occidente. Cancellando la concezione di sport come percorso individuale attraverso investimenti statali, forte propaganda e leva sulla morale comune, il sistema ha reindirizzando il concetto di sport verso i principi cardine caratterizzanti il Nuovo Uomo sovietico: competenza tecnica e collettività. Il gioco passò quindi dalla sua fama storica di essere un mezzo per formare nell’arte della guerra a quello di un mezzo per la formazione di un’intera società, la società sovietica. Gli scacchi vennero trasformati in un'arena per la lotta tra ideologie, rispecchiando sulle scacchiere internazionali le stesse tensioni che si verificavano sul piano politico.