Abstract:
Negli ultimi decenni la Street Art si è sempre più imposta all’interno delle città, del mercato dell’arte e del dibattito mediatico andando ad alimentare la dicotomia degrado/decoro che contraddistingue tale movimento artistico. Laddove fino a qualche tempo fa la disputa sulla Street Art era per lo più limitata al diritto penale, oggi la discussione si sta ampiamente allargando ad altre tematiche giuridiche quali, ad esempio, il diritto d’autore per un’opera illegale o la musealizzazione dell’opera stessa.
La presente ricerca si propone di indagare le diverse questioni che si sviluppano all’interno degli spazi urbani prendendo in considerazione il fenomeno artistico della Graffiti Art e della Street Art. L’elaborato andrà ad analizzare i diversi aspetti sociali e artistici riferiti a questa “nuova” forma d’arte che si manifesta in luoghi pubblici, spesso attraverso un’azione illegale, con tecniche assai diverse tra loro.
Per poter svolgere al meglio tale ricerca, la prima parte dell’elaborato sarà incentrata sulla storia e sulla nascita del fenomeno dei graffiti e della Street Art andando a citare i più importanti esponenti, i diversi sottogeneri, e i numerosi stili, nonché tecniche, che caratterizzano questa forma d’arte. Per riuscire ad approfondire al meglio tutti gli aspetti legati all’arte da strada, è infatti necessario esaminare nel complesso le origini e i temi trattati dal movimento artistico.
Una volta superata la questione relativa all’introduzione, seguirà un capitolo incentrato sul tema della disciplina della tutela autoriale nazionale ed internazionale, prendendo come campioni d’esempio l’Italia e gli Stati Uniti d’America. Saranno considerati gli aspetti principali della tutela autoriale, accostati alla Street Art, affrontati in particolar modo nella Convenzione Universale sul diritto d’autore del 1952 e la Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche del 1886.
Per comprendere al meglio tale argomento sarà fatta menzione del noto caso dell’artista italiano Blu che nel marzo del 2016 cancellò tutte le sue opere, realizzate a Bologna, in segno di protesta verso la privatizzazione della Street Art.
Proseguendo, in linea con il capitolo precedente, la parte finale dell’elaborato prenderà in esame le questioni giuridiche della Street Art in Italia volgendo un occhio di riguardo al paradosso manifestatosi recentemente: la Street Art come esperienza artistica, che la legge dovrebbe tutelare in quanto bene culturale; la Street Art come atto vandalico, che quindi dovrebbe essere punita dalla legge. Per comprendere al meglio tale paradosso molto utili risulteranno le recenti vicende legate al caso di Banksy a Venezia o al vincolo culturale sull’opera murale di Keith Haring a Pisa, trattate nel corso del capitolo.
Seguirà inoltre, un primo accenno alla problematica riguardante gli interessi del privato proprietario del muro cu sui è stata realizzata l’opera e i diritti d’autore dell’artista che l’ha realizzata; e un secondo accenno riguardo la questione della “libertà di panorama” all’interno della legislazione italiana, ovvero la possibilità di poter realizzare riprese video o fotografie di opere d’arte collocate all’esterno, in un luogo pubblico.