Abstract:
Con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del D.Lgs n.14/2019, nonché del testo del nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII) si è assistito ad una radicale cambiamento dei concetti di crisi e di insolvenza rispetto a quanto da diversi anni prevedeva la Legge Fallimentare. Il nuovo CCII ha spostato il focus da una visione obsoleta di fallimento societario che descriveva le azioni pratiche per portare l’impresa ormai al collasso verso l’estinzione e l’uscita dal mercato ad una visione proattiva del fallimento, con lo scopo di prevenire, evitare o gestire nel migliore dei modi l’emergere di situazioni critiche che possono portare al sorgere della crisi d’impresa e alla conseguente uscita dal mercato. La riforma ha impattato in modo non indifferente soprattutto le PMI, che rappresentano la maggior parte delle imprese che compongono il tessuto imprenditoriale italiano, cercando di introdurre una nuova mentalità nella gestione e pianificazione delle attività che caratterizzano il business, ossia l'obbligo di adottare adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili che ne supportano la gestione e la valorizzazione della funzione tesoreria.
Dal punto di vista amministrativo e contabile tutto ciò si concretizza nella redazione di opportuni budget di tesoreria che monitorano costantemente e sono in grado di anticipare l'andamento del cash flow attraverso dei KPI creati ad hoc per ogni azienda.
Dal punto di vista della struttura, il presente elaborato è articolato in tre capitoli, un primo che va ad analizzare la normativa attuale sul tema della crisi d’impresa e ne inquadra lo stato dell’arte, un secondo che va ad approfondire gli aspetti pratici di spicco introdotti dalla normativa e si conclude con un capitolo finale che va ad analizzare un caso pratico di una PMI del territorio.