Abstract:
Questa tesi esamina alcuni temi storico-politici e alcune problematiche legate alla società palestinese, così come essi emergono dalla produzione di alcuni gruppi rap palestinesi residenti in Israele, nei Territori Occupati e nella diaspora. Dopo un breve excursus storico sulla nascita dell’hip-hop nel contesto afro-americano, nel primo capitolo si analizza come questo genere è emerso in ambito palestinese e la sua capillare diffusione da Israele alla West Bank, da Gaza alla diaspora palestinese. Si individuano quindi i punti comuni tra il rap delle origini e quello palestinese e si presentano alcuni dei temi principali che lo caratterizzano, come la guerra, la resistenza, il terrorismo, l’esilio e il patrimonio culturale.
Il corpus di fonti alla base di questo lavoro è rappresentato da otto canzoni complete e alcune parti di altri brani, le cui liriche sono analizzate ampiamente nel secondo capitolo, scelte tra la produzione di artisti palestinesi-israeliani, di Gaza e della diaspora; si tratta di testi che permettono al lettore/ascoltatore di guardare a questi temi dall’ottica dei giovani palestinesi.
Come si può leggere nel terzo capitolo, il rap ha svolto la funzione di ponte tra le diverse realtà palestinesi, che ritrovano l’unità, assente a livello politico, attraverso la musica. Scelto dalla maggior parte degli artisti come strumento di resistenza non violenta, il rap ha in sé un grande potenziale, che può essere utilizzato come spinta al dialogo e alla risoluzione di conflitti. In conclusione si discute se il rap palestinese abbia effettivamente la capacità di operare in concreto il cambiamento di cui si fa portavoce.