dc.contributor.advisor |
De Angelis, Lorenzo <1950> |
it_IT |
dc.contributor.author |
Cesaro, Matteo <1984> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2012-10-07 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2012-12-11T13:32:50Z |
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dc.date.available |
2012-12-11T13:32:50Z |
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dc.date.issued |
2012-10-19 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/2139 |
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dc.description.abstract |
La presente ricerca si propone di passare in rassegna la disciplina che regola il fenomeno cooperativo, cercando di porre dei punti di riflessione in merito alle decisioni legislative che hanno aperto ampi dibattiti dottrinali nel corso degli anni.
Il sistema mutualistico si configura come una valida alternativa al sistema delle società capitaliste, attraverso il quale si propone di ricercare il raggiungimento di interessi del tutto differenti.
La cooperativa si appresta a perseguire un fine sociale, cercando di aggregare diversi soggetti sotto una struttura organizzativa che permetta il soddisfacimento di interessi collettivi volti alla promozione umana e all’integrazione sociale dei soggetti più svantaggiati, altrimenti difficilmente soddisfabili dall’operare dello Stato.
A tal fine la cooperativa si adopererà a perseguire un fine mutualistico volto a garantire un risparmio di spesa o un incremento retributivo per i soggetti che partecipano all’attività mutualistica.
Il presente lavoro si propone di offrire una breve sintesi dell’evoluzione storica del fenomeno cooperativo, partendo dalla sua nascita nella seconda metà del 1800, passando successivamente in rassegna le disposizioni principali emanate nel corso degli anni, fino a giungere alla più ampia e innovativa riforma del diritto societario del 2003.
Quest’ultimo intervento legislativo ha introdotto diverse e significative novità nel diritto societario, portando ad una profonda trasformazione anche della disciplina delle cooperative. L’intenzione era predisporre una più omogenea e dettagliata determinazione dei vari istituti che regolano l’attività cooperativa, ma il risultato e stato ben più modesto, comportando notevoli difficoltà interpretative e il divergere di differenti opinioni dottrinali in merito, a causa soprattutto delle varie lacune normative e della frammentarietà della disciplina.
La seconda parte del lavoro procede a una valutazione più di dettaglio, prendendo in considerazione le differenti posizioni dottrinali in riferimento ai particolari e fondamentali istituti del fenomeno cooperativo.
La disciplina del ristorno infatti lascia aperte varie questioni e si limita a regolare in maniera generale alcuni aspetti fondamentali, lasciandone altri al di fuori, attribuendo maggior potere discrezionale all’autonomia privata. |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Matteo Cesaro, 2012 |
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dc.title |
Le cooperative a mutualità prevalente: in particolare, la nozione e la disciplina dei ristorni |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Economia e gestione delle aziende |
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dc.degree.level |
Laurea specialistica |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Management |
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dc.description.academicyear |
2011/2012, sessione autunnale |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
820245 |
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dc.subject.miur |
SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Matteo Cesaro (820245@stud.unive.it), 2012-10-07 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Lorenzo De Angelis (deangelis.lorenzo@unive.it), 2012-10-15 |
it_IT |