Abstract:
Con questa tesi si intende ricostruire la recente storia del restauro nella città di Treviso, attraverso il recupero di alcuni episodi significativi, nel quadro legislativo e teorico in ambito di tutela e restauro dei Beni Culturali di riferimento.
In primo luogo si analizza la figura dell’abate Luigi Bailo (Treviso 1835 – 1932), attivo protagonista della scena culturale di Treviso, il quale concorse all'istituzione di enti che ancora oggi permettono la conservazione e la tutela di alcuni edifici storici della città. Fondamentale fu il ruolo svolto nella salvaguardia di alcune opere rilevanti e nella diffusione di una sensibilità nell’ambito della tutela del patrimonio. Importante fu il coinvolgimento di nuove leve. Tra queste, ad esempio, spiccò Girolamo Botter (Treviso, 1855 – 1929) che diede il via a quattro generazioni di restauratori e di artisti: di grande interesse furono i lavori di restauro realizzati dal figlio, Mario (Treviso, 1896 – 1978) che assieme al nipote Girolamo (Treviso 1930 – 2010), compirono fortuiti ritrovamenti e interessanti restauri tra cui la scoperta degli affreschi nell’ex chiesa di Santa Caterina, danneggiati in seguito ai bombardamenti del 7 aprile 1944.
La terza sezione della tesi è a sua volta suddivisa in due parti. Da un lato consiste nell’analisi di alcuni esempi significativi di restauro, realizzati a partire dal secondo dopoguerra ad oggi che sono: il restauro di Casa dei Carraresi e Ca' dei Brittoni del 1987 promosso da Fondazione Cassamarca; il restauro della chiesa di San Teonisto del 2017 ad opera di Fondazione Benetton Studi Ricerche.
Dall’altro lato nella presentazione di un progetto di valorizzazione dei Beni Culturali che sfrutta le nuove tecnologie per la digitalizzazione, la catalogazione e la fruizione: Treviso Urbs Picta. Progetto di catalogazione e fruizione digitale delle occorrenze iconografiche di affreschi sulle facciate degli edifici della città.