Abstract:
L’obiettivo di questo studio è quello di analizzare i diversi tentativi di integrazione dello spazio geopolitico post-sovietico promossi dall'Unione Europea (UE), con la Politica Europea di Vicinato, e dalla Russia, in particolare con l'Unione Economica Eurasiatica (UEE). La tesi si propone di analizzare la genesi di questi progetti di integrazione sia economici che politici ed i loro successivi sviluppi, in particolare in relazione allo stato armeno.
Il crollo dell’Unione Sovietica vede la nascita quindici stati indipendenti nello spazio post-sovietico che indubbiamente continuano ad essere legati a Mosca, ma ai quali si presenta l’opportunità di riformarsi politicamente ed economicamente secondo il cosiddetto modello occidentale. Pertanto, nell’area post-sovietica, l’influenza dei progetti a guida russa e l'influenza della Politica Europea di Vicinato, si incontrano e si scontrano. L’UE con la Politica Europea di Vicinato e la successiva dimensione regionale, denominata Partenariato Orientale, si pone l’obiettivo di promuovere i valori occidentali espandendo così la sua influenza negli stati post-sovietici. L’obiettivo dell’UE si scontra con le aspirazioni di Mosca, la quale è impegnata a tentare di riguadagnare un ruolo egemone nella regione. In conclusione, senza avere la pretesa di essere esaustiva, la tesi analizza la situazione dell’Armenia ed i suoi legami con la Russia, i quali hanno determinato l’entrata di Erevan nell’UEE. Inoltre, ponendo l’accento sui fattori che determinano l’acuta dipendenza di Erevan da Mosca, la tesi valuta se le relazioni dell’UE con l’Armenia possano portare ad un distacco di quest’ultima dalla Russia.