Abstract:
L’elaborato si occupa della questione animale a partire dalla prospettiva di Jacques Derrida; il filosofo francese ci offre delle intuizioni che sono una novità per il pensiero filosofico sull’animale. Analizzando il suo testo "L’animale che dunque sono", è possibile intravedere il limite sul quale tutti i filosofi – da Descartes a Lacan – si sono interrogati e con il quale hanno stabilito una netta ed inscindibile divisione tra l’Uomo e l’Animale come categorie generali e indistinte. La critica di Derrida si snoda tra i pensieri di questi filosofi per giungere ad una prospettiva di apertura e di moltiplicazione dei limiti: non l’Animale ma un’eterogenea molteplicità di esseri viventi. Derrida, dunque, attraverso la decostruzione dei limiti, attraverso il riconoscimento dello sguardo dell’animale e la riflessione sulla compassione, ci introdurrà ad un pensiero chimerico capace di mettere in discussione un domino che ancora oggi resta un problema aperto. Il domino sull'Animale inizia con la nominazione dell'animale, la negazione della parola all'animale, per arrivare a sistemi organizzati di sfruttamento, la cui violenza è indubitabile, dice Derrida, tutti ne siamo testimoni ed è necessario un cambiamento di paradigma.