Irina Zatulovskaja e la poetica del quotidiano

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dc.contributor.advisor Burini, Silvia it_IT
dc.contributor.author Sartor, Anna <1994> it_IT
dc.date.accessioned 2022-02-21 it_IT
dc.date.accessioned 2022-06-22T08:01:29Z
dc.date.issued 2022-04-01 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/21318
dc.description.abstract La presente tesi è dedicata all’opera e alla pratica artistica della pittrice e poetessa moscovita contemporanea Irina Vladimirovna Zatulovskaja. Attiva a Mosca a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, il suo lavoro prosegue alacremente fino ai giorni nostri. Il fine dell’elaborato è quello di evidenziare le peculiarità e l’autonomia della sua ricerca formale, con particolare riferimento alla rappresentazione del quotidiano (il byt, in russo) nella sua opera d’arte: un universo creativo in cui si condensano l’eredità nazionale delle Avanguardie e le ricerche dei non-conformisti in un dialogo con le tradizioni dell’icona e dell’arte popolare russe. Circa il contenuto dell’elaborato, esso consta di quattro capitoli e di una sezione conclusiva contenente l’intervista con l’artista, nonché gli apparati relativi alle vicende biografiche, le principali collezioni museali e la storia espositiva dell’artista. Il primo capitolo fornisce una panoramica sulla carriera artistica di Irina Zatulovskaja a partire dagli anni di formazione presso i cézannisti, la cosiddetta Moskovskaja Škola (La scuola di Mosca), fino alla svolta degli anni Ottanta, quando abbandona la tela a favore di materiali poveri come il ferro, il legno e gli oggetti di scarto privati della loro funzionalità. Gli esperimenti artistici di Zatulovskaja sono analizzati nel contesto del neoprimitivismo russo degli anni Settanta e Ottanta del Novecento: nell’esplorazione della forma primaria e sintetica, le ricerche di Zatulovskaja attingono al neoprimitvismo di Natalja Gončarova, alla “pittura da palizzata” (zabornaja živopis’) di Michail Larionov, nonché ai cicli pittorici di Kazimir Malevič, dando vita a un universo silenzioso denso di memorie e ricordi personali. Il secondo capitolo approfondisce il soggetto quotidiano nel contenuto e nella forma dell’opera d’arte, evidenziando il particolare ruolo assunto dal materiale quale simbolo della prosaicità dell’esistenza (obydennost’). L’elevazione del byt a spazio metafisico è indagata da un lato come possibilità di commistione di linguaggio verbale e figurativo influenzata dal pittore non-conformista Michail Roginskij, dall’altro come lessico che dialoga con l’estetica del musor (spazzatura) del Concettualismo moscovita. La trasfigurazione del materiale povero per mezzo del gesto creativo, che suggerisce i legami con il movimento poverista italiano degli anni Sessanta, rivela un'estetica identificata da Zatulvoskaja come "russkoe arte povera" (arte povera russa). Il terzo capitolo affronta la tematica religiosa nell'opera zatulovskjana, costituita da una personalissima sintesi di sacro e profano. Nel contesto dell'evoluzione dei rapporti tra Chiesa Ortodossa e Governo Sovietico, l'opera di Zatulovskaja è indagata quale rappresentante della cosiddetta "ortodossia segreta" (tajnoe pravoslavie) di epoca tardo-sovietica. Nella scelta del soggetto religioso Zatulovskaja si confronta con l'antica pittura russa di icone, accogliendo le lezioni in materia di icona del filosofo e matematico Pavel Florenskij. La nostra riflessione si concentra in particolare sul monumento architettonico dedicato a Santa Elizaveta Fёdorovna, realizzato a Jorvas, in Finalndia, negli anni Novanta. L'originale ruolo assunto dal ritratto nella pratica di Irina Zatulovskaja è oggetto del capitolo conclusivo: alla luce delle riflessioni del semiologo Jurij Lotman sulla natura del ritratto, la nostra analisi è rivolta alla serie pittorica I.Z. Klassiki dedicata ai ritratti di scrittori e poeti della letteratura russa costituenti il personale pantheon dell’artista. La definizione di “Charms in pittura” attiene al carattere poetico dei ritratti di Zatulovskaja, incarnato dalla creazione di "poesie di latta" che sottolinea altresì l'influenza dei versi del poeta moscovita Boris Sluckij. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Anna Sartor, 2022 it_IT
dc.title Irina Zatulovskaja e la poetica del quotidiano it_IT
dc.title.alternative Irina Zatulovskaja e la poetica del quotidiano it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Economia e gestione delle arti e delle attività culturali it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2020/2021 - sessione straordinaria - 7 marzo 2022 it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 974956 it_IT
dc.subject.miur L-ART/03 STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Anna Sartor (974956@stud.unive.it), 2022-02-21 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Silvia Burini (siburini@unive.it), 2022-03-07 it_IT


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