Abstract:
L’attuale emergenza pandemica da Sars-Cov2 non ha fatto altro che drammatizzare ancor di più il tanto controverso e discusso rapporto che Venezia, in particolar modo il centro storico insulare, ha con riguardo al fenomeno turistico. Una costante tensione tra vantaggi necessariamente economici che tale risorsa apporta alla città contrapposta alla disperata esigenza che questi non vadano a ledere e soffocare substrato sociale, storico e culturale del capoluogo veneto. Da sempre la Regina dei Mari, grazie alle sue peculiarità eco-sistemiche, si è costituita punto privilegiato di osservazione e attenzione globale per quanto riguarda i cambiamenti e le emergenze socio-climatiche di natura prettamente antropica; le devastanti e sempre più frequenti mareggiate di cui è stata vittima Venezia nell’ultimo decennio, hanno destato non poca preoccupazione esternata tanto a livello mediatico internazionale quanto tramite singoli appelli di personalità ben note nel mondo dello spettacolo e del cinema. Venezia infatti, si costituisce rifugio e casa per molti artisti, basti prendere come punta dell’iceberg la Biennale d’Arte e relative declinazioni nonché La Mostra Internazionale del Cinema. Da sempre è stata in grado di lasciare una forte impronta nello spirito di volti noti e popolari i cui messaggi e petizioni di allarme scuotono in maniera ancora maggiore, purtroppo o per fortuna, la coscienza delle masse. Ma Venezia non appartiene solo ai loro cuori bensì anche alle molte anime che qui tentano ancora di piantare radice, inclusi i poli di ricerca e atenei universitari. Non è un caso infatti, che proprio qui sia nata, nell’ultimo anno, la Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità e, ancor più di recente, l’hub di innovazione strategica VeniSia, campeggiata proprio dall’Università Ca’ Foscari. Saprà dunque questa città, rinascere ancora una volta, cogliendo da questa emergenza pandemica che violentemente ha impattato contro noi tutti un’opportunità per ripensare anche alle modalità con cui il fenomeno turistico è stato concepito ed esperito fino ad ora? Sarà in grado di sfuggire al tanto profetizzato e oscuro destino che molti autori designano come tutt’altro che Serenissimo?