Abstract:
Dopo una breve introduzione sui servizi pubblici in generale e sulla loro regolamentazione nel diritto europeo, si descrive la liberalizzazione e la privatizzazione che coinvolge le imprese italiane negli anni Novanta.
Il lavoro si concentra principalmente sul Servizio Postale, si analizza lo sviluppo e l’evoluzione in Italia. Si descrive come il servizio postale universale è affidato a Poste Italiane S.P.A. e garantisce alla collettività il servizio definito “essenziale” dal legislatore. Con il Decreto Legge n. 201 del 2011, successivamente convertito in legge, vengono affidate all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni le funzioni di regolamentazione del servizio postale, di vigilanza e la tutela degli utenti. Vengono definite le procedure di finanziamento dei servizi, in particolare del servizio postale.
Viene trattata la Direttiva europea del 2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio che ha modificato la direttiva 97/67/CE in merito al mercato interno dei servizi postali comunitari.
L’ultimo capitolo tratta gli orientamenti giurisdizionali e vengono analizzate sentenze del Tribunale Amministrativo Regionale e della Corte Costituzionale. Una di queste è la sentenza n. 1525/2014 tra le Poste e l’Autorità garante della concorrenza e del mercato che dimostra un conflitto di interesse tra lo stato legislatore e lo stato proprietario, nel quale, il TAR del Lazio, respinge il ricorso proposto dalle Poste Italiane S.P.A. contro il provvedimento che aveva riconosciuto le Poste colpevoli di abuso di posizione dominante a proposito dell’esenzione IVA.