dc.contributor.advisor |
Gerli, Fabrizio |
it_IT |
dc.contributor.author |
Pizzato, Claudia <1987> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2012-10-05 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2012-12-11T13:32:45Z |
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dc.date.available |
2014-02-15T11:39:05Z |
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dc.date.issued |
2012-10-15 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/2121 |
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dc.description.abstract |
Entrati nell’immaginario aziendale alla fine degli anni ’50, i Business Games sono delle simulazioni di gestione che molte aziende oggi impiegano come strumento di recruiting e selezione di potenziali talenti. Usati come mezzo per entrare in contatto e valutare studenti in procinto di entrare nel mondo del lavoro, i Business Games permettono infatti di verificare le abilità di leadership e team working, le capacità di analisi, l’entusiasmo e l’inventiva di giovani laureati o laureandi. Caratteristica chiave di questa categoria di simulazioni risiede nel fatto che i partecipanti hanno l’obiettivo di comprendere quali siano i problemi aziendali e quali scelte sia opportuno compiere per trovare una soluzione adatta, ricordando che non ci saranno conseguenze reali sulle decisioni, proprio perché il contesto viene simulato. Sotto questo punto di vista un Business Game rappresenta per gli studenti un’occasione di mettersi in gioco e dimostrare il proprio talento per “vincere” un posto di lavoro; opportunità di stage o veri contratti sono infatti i premi messi in palio dalle aziende che credono e puntano su questo strumento nella ricerca dei profili più brillanti da inserire nell’organico.
Al fine di valutare l’efficacia di questo metodo complementare di valutazione di potenziali talenti, è stata condotta un’analisi su 3 casi aziendali italiani: l’Accenture Management Consulting Talent Game, il Top Manager e il Global Management Challenge. L’obiettivo di questo confronto è stato quello di comprendere dal punto di vista aziendale, quanto un Business Game sia realmente valido nel riconoscere le figure migliori e la loro efficacia lavorativa. Per farlo sono state valutate alcune caratteristiche anagrafico-accademiche appartenenti agli studenti vincitori e ai non vincitori, considerando anche quelli che hanno preso parte alla University Management Competition, una simulazione gestionale impiegata nell’ambito universitario. Questo approfondimento ha permesso di capire se, indipendentemente dalla finalità del game, le votazioni migliori corrispondono a chi risulta performare meglio nel gioco, oppure se le capacità scolastiche non hanno influenza sulla vittoria. |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Claudia Pizzato, 2012 |
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dc.title |
Le simulazioni di gestione a supporto di recruiting e selezione: il Business Game tra gioco e competizione per riconoscere i talenti |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Economia e gestione delle aziende |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Management |
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dc.description.academicyear |
2011/2012, sessione autunnale |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
811932 |
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dc.subject.miur |
SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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it_IT |
dc.provenance.upload |
Claudia Pizzato (811932@stud.unive.it), 2012-10-05 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Fabrizio Gerli (gerli@unive.it), 2012-10-15 |
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