Abstract:
Fin dalle sue origini negli anni Ottanta del XV secolo, era l’ufficio incaricato all’amministrazione di beni mobili - che comprendeva mobilia, porcellane, corni, abiti da maschera, fornimenti da cavalli, armi, gioielli, medaglie e anticaglie di più sorte - della famiglia Medici a Firenze e in Toscana.
Il Giornale di entrata e uscita della Guardaroba Medici (1482-1561), il più antico registro dei beni in entrata e in uscita conservati nella Guardaroba, risale a quando i Medici abitavano ancora nel palazzo di via Larga, prima dell’assassinio del duca Alessandro de’ Medici.
Successivamente, nel primo periodo del suo governo, Cosimo I operò a livello politico e istituzionale delle trasformazioni atte al rafforzamento dello Stato centrale che coinvolsero anche una più sistematica gestione dei beni mobili della Guardaroba.
Documenti che riconducono alla complessa eterogeneità tipologica dei beni amministrati sono gli inventari.
L’obiettivo di questo studio è quello di rispondere — attraverso una parziale trascrizione dell’inedito Inventario della Guardaroba del Duca Cosimo alla consegna di Giovanni Ricci da Prato (1538) e il vaglio di altri documenti dell'Archivio di Stato di Firenze — ai seguenti quesiti aperti: a cosa serve questo elenco? Cosa compare e cosa non compare? I beni elencati sono stati dati in carico o venduti? Come vengono distinti gli oggetti?