Abstract:
Del Voyage en Orient di Gérard de Nerval sono state a lungo prese in analisi soprattutto le considerazioni di carattere prettamente geografico, politico o antropologico. In questo lavoro, l’obbiettivo è di applicare invece un approccio più specificatamente letterario. Si tratta infatti di un testo fondamentale, al quale l’autore lavorò per circa sette anni e in cui sviluppò la poetica che ha poi caratterizzato il resto della sua produzione. Per avviare la mia riflessione, inizierò ricostruendo la visione che il XIX secolo aveva dell’Oriente, soffermandomi quindi sul concetto di orientalismo e sulle caratteristiche del genere letterario della relazione di viaggio in questo periodo. Successivamente, mi occuperò del posto occupato dal Voyage en Orient in tale contesto, parlando sia della ricezione dell’opera, sia delle peculiarità che distinguono Nerval dagli altri viaggiatori della sua epoca. La seconda parte del lavoro sarà dedicata alla ricostruzione della genesi del testo, ripercorrendo le fasi della sua pubblicazione dal 1844 (in rivista) al 1851 (in volume). Nella terza parte avrà luogo il fulcro dell’analisi. Si tratterà di riconoscere i momenti del testo in cui Nerval attua quello che, in Aurelia, chiama «travaso del sogno nella vita reale». In particolare, cercherò di capire se l’elemento onirico operi anche nella parte più strettamente realistica dell’opera, cioè il journal de voyage, e come questo si leghi ai racconti di finzione inseriti dall’autore nella narrazione principale. Infine, basandomi sulla metodologia critica di Michel Collot, mi concentrerò sul modo in cui Nerval trasforma la descrizione dei paesi visitati in un vero e proprio atto di creazione poetica.