Abstract:
Il proposito di questo elaborato è quello di offrire un confronto tra Husserl e Gentile sull’interpretazione della soggettività trascendentale. Il tema viene svolto, in un primo momento, in maniera indiretta: considerando due autori come Cartesio e Kant attraverso le lenti di attualismo e fenomenologia. Qui si evidenzierà l’esigenza, da parte della tradizione trascendentale, di una rigorizzazione in senso immanentistico. Dopo questa importante premessa, verrà lasciato spazio ad un dialogo più diretto tra gli autori in esame. In particolare, si cercherà di mostrare il convergere di attualismo e fenomenologia verso un’interpretazione della soggettività in chiave profondamente extramondana. L’Io come orizzonte trascendentale e il pensare come atto puro radicalizzano così tanto la preminenza del soggetto da giungere a dissolverlo. Ne risulta il definitivo primato dell’esperienza: un’esperienza che riposa in sé stessa, oramai priva di vincoli che possano ostacolarne il divenire.