Abstract:
Il presente elaborato si pone l'obiettivo di analizzare il turismo turco, cercando di comprendere quali siano i suoi settori più sviluppati e come avvenga la cooperazione con gli stakeholder.
La Turchia ha superato la soglia dei 45 milioni di viaggiatori in entrata nel 2019, confermandosi ai primi posti tra le destinazioni preferite a livello mondiale. La popolarità è dovuta alle bellezze storiche di Istanbul e della provincia di Izmir che richiamano l'attenzione di moltissimi turisti, ma sono le spiagge lungo il Mar Egeo e Mediterraneo ad attrarre il maggior numero di persone. Per quanto le coste della Turchia possano avere un clima invitante, la stagione balneare è comunque limitata al periodo estivo., non consentendo così al Paese di fare affidamento su questa indubbia risorsa per tutto l’anno.
Questo scoglio avrebbe potuto condurre a conseguenze disastrose per l’intero settore, se lo stato non avesse deciso di dare grande impulso e di implementare altri tipi di turismo, in primis quello sanitario, che ha contato più di 660 mila turisti-pazienti in entrata nel 2019.
Nell’ambito del turismo sanitario vanno poi individuati due ulteriori sotto-settori, vale a dire il turismo del benessere, legato alle acque termali, nonché quello strettamente medico. L’intento di questa tesi, pertanto, è di chiarire le differenze tra questi due sotto-settori, nonché il loro rispettivo potenziale quale polo di attrazione dei flussi di viaggiatori.
Nel prosieguo si è analizzato lo sviluppo sia del turismo termale, sia, e soprattutto, di quella particolare branca del turismo medico che ha riscontrato il maggiore successo in Turchia, vale a dire il trapianto dei capelli.
Tale fenomeno, che attira ogni anno ben 7000 pazienti dalla sola Italia, sta godendo di un clamore e di una risonanza mediatica a livello mondiale, poiché in grado di coniugare nel contempo tanto l’aspetto medico quanto quello turistico, integrandoli tra loro in maniere pressoché inscindibile.
In altre parole, il mero trapianto dei capelli è stato trasformato in maniera quanto mai abile e incisiva in una vera a propria ricerca di un’esperienza diversa e più ampia da parte dei pazienti, rendendoli allo stesso tempo anche turisti. Ciò per il tramite dell’offerta di un pacchetto non solo limitato all’ambito squisitamente medico, ma in grado di coprire anche le più svariate esigenze turistiche, da quelle culturali-artistiche a quelle di puro svago e divertimento.
Trattasi in buona sostanza di una vera e propria “vacanza del capello”, promossa con abilità dal governo turco, vacanza che continua ad attirare un sempre maggiore numero di viaggiatori in Turchia, soprattutto dall’emisfero occidentale.
È poi particolarmente significativo che tale vacanza sia prenotata non attraverso ospedali o altre strutture sanitarie, ma direttamente con l'agenzia di viaggio, che, in collaborazione con le cliniche turche del capello, hanno analizzato le richieste e i desideri che i turisti-pazienti vorrebbero che fossero soddisfatti durante la suddetta “vacanza”, plasmando di conseguenza la relativa offerta, anche attraverso il digital marketing.